L’utero artificiale è quasi sempre protagonista di visioni distopiche o scenari apocalittici. Da Aldous Huxley a Matrix, è descritto come un mezzo per alimentare soprusi e sospetto verso la tecnologia.
E se invece rappresentasse uno strumento di uguaglianza?
È da questa domanda che parte Evie Kendal in Equal opportunity and the case for state sponsored ectogenesis. Da una prospettiva femminista e liberale (sottolineo liberale in un momento in cui una parte di femminismo sembra essersi impantanata in un moralismo e in un paternalismo feroci), Kendal indaga come la gestazione e il parto impongano alle donne un peso fisico, sociale e finanziario. La disparità nella distribuzione dei rischi associati alla riproduzione è tutta a svantaggio delle donne. E non solo per i rischi di salute, ma pure per le implicazioni sociali e lavorative.
L’utero artificiale, un progetto lontano dall’essere ancora realizzabile, potrebbe consentire quell’uguaglianza che la biologia – e non solo, ovviamente – ostacola. “Nel futuro le donne potrebbero avere la possibilità di essere liberate da questi vincoli quando desiderano una famiglia”.
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Titolo: Tutti pazzi per il gender
Autrice: Chiara Lalli
Collana: Documenti
Pagine: 176, brossura con alette
ISBN: 9788860444882