“Madre? Quale madre? Io non sono la loro madre. Io li porto solamente dentro di me per nove mesi. I genitori sono quelli che li cresceranno giorno dopo giorno. E poi quali traumi avrebbero rispetto ai miei figli, ai figli adottivi, ai figli affidatari, ai figli non desiderati, ai figli abbandonati? Sono desiderati, amati, coccolati, viziati. Secondo me hanno meno traumi rispetto a tutti gli altri”. Sono le parole di Holly, una donna americana di Indianapolis, una delle tante “surrogate” intervistate da Serena Marchi nel suo viaggio di 33.613 chilometri intrapreso per raccontare le donne che “prestano” l’utero a chi non può avere figli (coppie etero o omosessuali). Un viaggio scaturito nel libro “Mio tuo suo loro. Donne che partoriscono per altri” (Fandango) dove non manca il caso italiano di Regina Bianchi, che negli anni Novanta decise di “fare un regalo” alla figlia Novella, alla quale erano stati tolti l’utero e un ovaio dopo aver perso la bambina che portava in grembo.
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Titolo: Mio tuo suo loro
Autrice: Serena Marchi
Collana: Documenti
Pagine: 224
ISBN: 9788860444967