Mati, 11 anni, è stata cresciuta da sua madre Alba, psicoterapeuta anticonformista, a gallette al sorgo e audiolibri de La Recherche. Bandite televisione e merendine, sì allo yoga e alle verdure crude.
Il loro rapporto simbiotico si interrompe quando Alba parte per un seminario e affida Mati alla nonna.
La nonna, Antonia, detta Totò, bionda di capelli e di modi, campionessa di tacchi, passa il suo tempo tra apericena e feste di gala, ma il suo palcoscenico d’elezione è il Circolo: lì si esibisce nelle cose in cui più è portata – finti complimenti, circonvenzione di amministratore delegato e soprattutto il gioco del burraco.
I burracchisti, si sa, vanno in coppia come colombi, e quando poco prima del più prestigioso torneo di burraco del Centro-Sud “l’amico” fidanzato di Totò, e dei maxillo, la lascia, Totò è disperata.
Mati si ritroverà catapultata in un mondo di apparenze e rivalità sociali e, tra colpi di scena e rivelazioni, imparerà molto su se stessa e sulla sua famiglia.
Questa è la versione dei fatti di Mati, ma, anche se è la storia di una famiglia non proprio perfetta, non verrà citato neanche di striscio l’incipit di Anna Karenina. È una promessa.
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