Scopami è una dichiarazione di guerra ai bei sentimenti e all’eleganza. Con uno stile diretto, crudo, libero e con parole lacerate e laceranti Virginie Despentes narra, lasciandoci senza respiro, la storia dell’appassionata amicizia tra Manu e Nadine, ragazze perdute che s’incontrano per caso nella desolata periferia parigina.
La prima si prostituisce, l’altra gira film pornografici, entrambe conducono un’esistenza grigia scandita dalla monotonia e dal rapporto di totale sottomissione agli uomini, dai quali subiscono soprusi e ordini categorici.
Al giungere dell’ennesimo episodio di violenza da parte dei rispettivi amanti, le protagoniste si rendono conto di non avere più nulla da perdere e decidono improvvisamente d’abbandonare la città per vendicarsi.
Al grido di “Bisogna abusare!” le due, dannate, erranti, come lupe attraverso i deserti intraprendono un “viaggio del cattivo gusto per il cattivo gusto” spinte dal rabbioso e disperato bisogno di dare, infine, agli altri un valido motivo per giudicarle.
«Scopami ha l’estremismo della giovinezza, è super-provocatorio e molto liberatorio.» Tiziana Lo Porto
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